Tutte le madri hanno diritto a essere incoraggiate e a ricevere il sostegno da parte del padre del bambino, della famiglia e della comunità di appartenenza. Gli operatori sanitari, i media e le associazioni di donne hanno la responsabilità di promuovere l'allattamento naturale.
I governi nazionali e locali hanno il dovere di informare le donne sui benefici dell'allattamento.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha individuato nel miglioramento della qualità della vita della madre e del bambino uno degli obiettivi sanitari prioritari a livello mondiale. Lo stato di salute e di nutrizione della mamma e del bambino sono intimamente legati poiché formano una sola unità sociale e biologica.
E’ per questo che le attività volte a migliorare la nutrizione infantile devono rientrare in una strategia più ampia volta alla tutela materno infantile. L’allattamento è un modo ineguagliabile per fornire un alimento ideale per la salute e la crescita del lattante. L’OMS raccomanda di protrarlo in modo esclusivo per i primi sei mesi di vita e di continuare ad allattare al seno, con l’introduzione di idonei alimenti complementari, fino a due anni ed oltre.
Secondo l’OMS e l’UNICEF le più aggiornate evidenze scientifiche epidemiologiche confermano che il mancato allattamento, ed in particolare il mancato allattamento esclusivo al seno durante i primi sei mesi di vita, sono importanti fattori di rischio e possono causare una maggiore mortalità e propensione ad ammalarsi dei neonati e dei bambini, oltre a una maggiore difficoltà nelle attività scolastiche, una minore produttività e un diminuito sviluppo intellettuale e sociale.
I documenti disponibili in questa sezione includono solo alcuni dei provvedimenti adottati a livello internazionale sull’allattamento.
Data di ultimo aggiornamento 8 febbraio 2018